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Allergia all’olivo: come comportarsi

Nel bacino del mediterraneo la vegetazione è ricca di piante di ulivo, da cui si ricava il prezioso oro verde che portiamo in tavola: l’olio extravergine di oliva è un pilastro della nostra dieta. Ma data la diffusione degli alberi d’olivo è sempre più frequente l’allergia ai suoi pollini. Cerchiamo di scoprire cosa comporta e se esiste una correlazione tra allergia all’olivo e intolleranza alimentare ai suoi derivati, come olive e olio.

Allergia all’olivo: quando se ne soffre

Per prima cosa è bene specificare che chi è vittima di questa allergia non dovrà subirla tutto l’anno, ma solo in alcuni periodi specifici in cui avviene la pollinazione. Nel nostro paese, questa si verifica in momenti diversi a seconda delle zone. Ad esempio al sud si circoscrive al periodo che va da aprile a giugno, mentre al nord dura di più, precisamente fino a luglio inoltrato.

Tuttavia i sintomi saranno più fastidiosi ed evidenti nel mese di maggio, quando si assiste al picco del fenomeno della pollinazione.

 

Quali sono i sintomi?

I sintomi dell’allergia all’ulivo sono gli stessi che accomunano una qualsiasi altra allergia ai pollini, ovvero asma, rinite e congiuntivite allergica.

Le cause scatenanti sono state rintracciate nelle proteine allergeniche contenute nei pollini di ulivo. Attenzione però: le suddette proteine non sono presenti in egual misura in ogni pianta, al contrario la loro presenza cambia a seconda della varietà di ulivo, in base cioè alla cultivar.

Allergia olivo e olio: esiste una correlazione?

In sostanza chi è allergico all’ulivo può o non può mangiare olive e olio? Fortunatamente non esiste un legame diretto tra allergia ai pollini di ulivo e intolleranza ai suoi derivati, anche se in rari casi può verificarsi anche questa contingenza.

Come diagnosticare allergia all’ulivo

Per poter verificare se si soffre o meno di allergia al polline di ulivo esistono diversi test. Il Prick test ad esempio consiste nell’applicazione sull’avambraccio di diverse sostanze che in caso positivo dovrebbero provocare reazioni localizzate nell’arco di mezz’ora. Questo potrebbe però risultare inefficace; a quel punto si può ricorrere al Rast test, esame ematologico, che permette di avere risposte più chiare. Esiste poi un esame del sangue ancora più dettagliato e specifico, ovvero l’Isac test.

Rimedi contro l’allergia all’ulivo

Nel periodo critico, ovvero di maggior diffusione di polline nell’aria si raccomanda di evitare di trascorrere molte ore all’aperto, specie quando si verificano condizioni climatiche ideali: è il caso di giornate calde, soleggiate e ventose.

Inoltre, le gocce di pioggia, frantumano il polline in un’infinità di microparticelle che non perdono il loro potere allergizzante, e al contrario vengono più facilmente trasportate dal vento, raggiungendo in profondità le vie aeree. Ne consegue che sarebbe meglio non uscire dopo che si sono verificate precipitazioni.

Suggeriamo inoltre di non andare in bicicletta o in motorino e viaggiare in auto con i finestrini chiusi.

Potrebbe rivelarsi utile recarsi in montagna: ad una certa altitudine, infatti, le piante rilasciano i pollini con circa un mese di ritardo rispetto a quanto accade in zone pianeggianti.

Si raccomanda inoltre, di lavarsi spesso mani e viso.

Esistono medicinali per il trattamento dei sintomi allergici, oppure si può scegliere di ricorrere a rimedi più naturali.

Allergia all’ulivo non ti temo!

L’allergia all’ulivo può essere davvero fastidiosa, tuttavia, una volta diagnosticata con certezza, basta mettere in atto qualche semplice accortezza. Non è necessario rinunciare a olio di oliva e olive a meno che non si sia accertato con sicurezza di essere soggetti a intolleranze nei confronti di questi alimenti.

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